Carlo Croccolo e Adriano Pantaleo nei panni dei protagonisti - Saranno due protagonisti d'eccezione a dar vita a "Pensaci Giacomino", commedia in tre atti composta da Luigi Pirandello che, prodotta da Mario Baldini e dalla Mise en Espace di Adriana Palmisano, in collaborazione con il comune di Agrigento, sara' in scena dal 2 al 7 marzo al teatro Pirandello di Agrigento.
Nei panni del vecchio "Agostino Toti" Carlo Croccolo, artista caro al pubblico, da oltre 60 anni sulla scena teatrale e cinematografica nazionale ed internazionale lavorando al fianco di grandi artisti come ad esempio, Toto' e come Eduardo e Peppino De Filippo. Questa e' la prima volta che Carlo Croccolo va in scena con un'opera pirandelliana cimentandosi in un ruolo drammatico. Il giovane "Giacomino " invece sara' interpretato da Adriano Pantaleo che ritorna in teatro dopo i recenti successi sul piccolo schermo da "Casafamiglia" su Rai 1 a "Il bello delle donne" per canale 5. "Pensaci Giacomino"sara' diretto da Livio Galassi che sottolinea come in questa opera ci sia il Pirandello delle situazioni paradossali: "Il protagonista e' un vecchio che vuole sposare una giovane povera per farle dono, una volta morto, della propria pensione. Appare in scena enunciando una tesi stravagante, di ripicca e di rivalsa verso una societa' che, a suo dire, lo ha privato dell'amore coniugale non avendogli consentito, allora, con il suo misero stipendio di insegnante, di vivere in coppia con il necessario decoro. E subito la trama lo asseconda: la giovane Liliana e' ostacolata dai genitori nell'amore per un ragazzo povero. Resta incinta. Il ragazzo l'abbandona. I genitori la cacciano. Infamia e tragedia. Ma invece delle porte del postribolo ecco il vecchio generoso che con le nozze le regala dignita' e protezione. No: il ragazzo non l'abbandona invece, e i genitori cacciandola da casa e disinteressandosi a lei non le impediscono piu' il logico matrimonio riparatore; non c'è proprio bisogno che il vecchio Agostino Toti la sposi. Sara' lui a sposarsela, lui che vede spalancarsi come per incanto le porte delle sue intenzioni: il possesso della giovane moglie putativa da vivo e da morto e il possesso pure del nascituro che non potra' mai portare il cognome del vero padre. Quest'ansia giovanilistica copre la rancorosa amarezza del proprio fallimento esistenziale, la consapevolezza di un'arida e burocratica avidita' ad affrontare la vita e i suoi affetti che gli ha negato la gioventu', un patetico e macchinoso tentativo di riscatto, per comprare dai giovani, sul finire della vita, il senso di se'". Le scene sono di Rina La Gioia, le musiche originali di Luciano Francisci e i costumi di Laura Antonelli."Pensaci Giacomino" dopo Agrigento sara' l'8 e 9 Marzo al teatro Paesiello di Lecce, il 20 e 21 Marzo al S. Leonardo di Viterbo e dal 23 Marzo all'8 Aprile al Teatro Ghione di Roma.
12/02/04
Teatro